*Sestatano è come svernano.. però a luglio e agosto.
Ebbene si, dopo un lungo inverno a seguire tresh vari e a comporre improbabili classifiche il Vostro umile cronista finalmente si prende le prime avvisaglie delle meritate vacanze mentre il resto degli imbecilli imperversa in camp vari, idropark, matrimoni e cazzeggiamenti vari (come del resto nella normalità degli altri 10 mesi). In un panorama sportivo tristissimo rallegrato solo dalla riffa mondiale vinta da una donna (Laura) che non capisce una sverza di calcio (oddio era in buona compagnia con i coach delle nazionali presenti ai mondiali, in particolare quello dei Ragazzi tale Romantsev) e si è permessa di arrivare davanti ad una schiera di ometti imbastiti concedendosi il lusso di ringraziare pubblicamente gli “esperti” di calcio e Fantacalcio per I 210 euro incassati. Che vergogna… ma naturalmente l’assenza dell’Imbemaster ci ha privato della nostra punta di diamante dei nostri pronostici (Ronie e la Germania li prendeva sicuro). Ma tornando un attimo indietro fatemi commiserare il reprobo Romantsev, allenatore (ah si?) dei Ragazzi russi; costui è un autentico imbecille (non nel senso nostro ma in quello bieco del termine) in quanto è riuscito a non fare correre perfino dei ragazzi di 20 anni che nella loro vita calcistica non hanno fatto altro, permettendosi perfino di ridere in panca mentre perdeva con il Giappone. Io lo ammazzo… il mio buon grande Lobanovsj si rivolterà nella tomba, spero solo che di notte vada a tirare I piedi allo scellerato. Dell’Italia non parlo perchè come ben sapete di quelli li non mi interessa nulla, posso solo dire che uscire da un mondiale per via di 11 nanetti che avrebbero dei problemi a battere la Pro Sesto fa solo ridere. Andare a casa lasciando in panchina Inzaghi e Montella per far giocare Gattuso e Doni poi è ancora più buffo. E poi quel povero Moreno, agli azzurri ha fatto solo un piacere togliendo dal campo quell’ectoplasma di Totti senza contare che un gol di testa da Ahn non lo prendono neanche Terzi e Gobba (I centrali della vituperata Pro Sesto). Comunque sia, come si deiceva il panorama sportivo ultimamente lascia a desiderare (ad esempio alzi le mani chi non si è rotto le palle di vedere Shumi e Barrichello partire davanti ed arrivare come se gli altri guidassero tante Prinz e pure verdi), le ultime chicche sono colta dalla Gazza di oggi a pagina 31 su Tuttonotizie: ORIENTAMENTO: L’iridata Lucie Boehm (Aut) e Marian Davidik (Slk) hanno vinto a Lavarone la Cinque Giorni dei Forti. Per gli italiani un secondo posto e.. fuffa. (Ndr.: Puccini esulta) PALLAPUGNO: Così nella settima di ritorno: Magliano-Ricca 6-11, Ceva-Villanova 11-4, Imperia-S.Stefano 11-9, Cuneo-Pieve di Teco 11-4. Alba-Monticello oggi (Ndr.: giocare nel Gessate di Promozione femminile per un atleta penso sia più eclatante che pallapugnare).
Voglio dire a quando le notizie sul campionato di Boccette di Vidigulfo di sotto, sul Ciapanò dei pensionati del Bar Progresso e sul tiro al Giunco. Comunque sia in questa desolazione il sottoscritto ed Ambros, finito il Torneo di Precotto, non hanno trovato di meglio che migrare verso le Valli bergamasche. Nel corso del primo week end abbiamo potuto gustarci le finali nazionali Alleve ed Allievi di Atletica leggera. Interessante lo spettacolo con ragazzini e ragazzine di buon avvenire. Tenete d’occhio un tipo di colore che a 17 anni ha corso I 100 in 10’ e 68” (io neanche in bicicletta) ed una ragazza di Udine che a 16 anni ha entusiasmato negli 800 seminando le avversarie in giro per la pista, tenetala d’occhio anche perchè esteticamente è una grossa promessa così come un paio di sue colleghe. Io andrò a vedere le simpatiche atlete della Torveca Vigevano giunte terze (su 12 squadre) con la sfigatissima lanciatrice del giavellotto (la prima ha fatto 48 metri e lei 18), scarsa ma tanto carina. Penso che il giavellotto femminile sia un po come quando giocano a pallone in Brasile, il più sfigato va in porta od in difesa, lì uguale e cara grazia ci sia qualcuno che lo fa per portare un punto alla sua squadra. Pateticissima una tipa grassottella che faceva marcia praticamente correndo, dopo due giri era indietro di tre ed aveva due ammonizioni. I giudici impietositi per un po l’hanno fatta andare poi non hanno potuto non squalificarla venendo fanculati in pubblico dalla tipa inviperita: uno spettacolo. Ma il clou è stato la settimana seguente quando a Clusone si sono tenute le selezioni di Donna Avventura 2002. In realtà manco sapevo esistesse sta cosa ma visto che si parlava di sport al femminile come non dare un occhiata. In verità, in verità vi dico (dove ho già sentito sta frase???!?) che il personaggio attento a queste mondanità è il buon Ambros che venerdì al mio arrivo in Valle senza neanche salutare mi aveva già informato su come avesse visto le pre-selezioni alle Fiorine e con la linguetta fuori già pregustava la serata di Piazza Orologio dove a sueo dire avrebbero imperversato una sessantina di gentili pulzelle. Piuttosto titubante mi presto all’eventualità (non avevo ancora capito che cavolo fosse sta cosa) salvo che progressivamente interessarmi all’evento visto quello che cominciava a girare intorno alla piazza prescelta. In pratica una sessantina di gentili pulzelle, tutte ben registrate con il loro nome e numero al collo venivano presentate agli astanti come partecipanti alla selezione finale per partire con un paio di Jeep e di moto per l’attraversamento del deserto della Mauritania per la durata di 40 giorni. Il tutto organizzato da vari sponsor quali saponi, maquillage, assorbenti ecc. non è in effetti una cosa competitiva ma una specie di passeggiata durante la quale le tipe dovranno scrivere le loro sensazioni ad un giornale che provvederà a pubblicare quanto loro invieranno. Ovviamente il viaggio comporterà la guida delle Jeep, le nottate con accampamento in tenda, il sole del deserto, scorpioni, serpenti, tuareg assatanati e quanto ne conseguirà ma come detto non l’obbligo di arrivare entro un tempo massimo. Per darVi un idea spannometrica del livello estetico-tecnico delle tipe Vi posso dire che su 60 almeno 40 erano decisamente interessanti (le pre-selezioni hanno funzionato bene con quei falchetti che giravano), e di queste almeno 20 di categoria, si insomma ogni imbecille si sarebbe girato e avrebbe detto EEEEEziiooooooooo. Purtroppo la presentazione è durata un po pochino, c’era una band locale neanche male che a tempo di musica ha allietato la serata lasciando spaccati alle tipe che schierate attendevano non si sa che e ogni tanto ballavano pure. Da notare la presenza di tale Eleonora Benfatto, forse il nome Vi ricorderà qualcosa, insomma sta qui è un ex Miss Italia che attualmente lavora con Mengacci (Ndr: non lo sopporto) nella trasmissione di Mezzogiorno ed era li per fare da madrina avendo lei stessa partecipato ad una delle prime edizioni. SuperEEEEEzzziooooo se non fosse che stava sempre tra le balle e non mi faceva vedere un tubazzo. Morale sono state intervistate due tipe, una l’enfant du pays, una clusonese simpatica e con accento valligiano che spiegava I motivi dell’iscrizione e poi una siciliana un po dispersa nel fresco della notte bnergamasca. Ma per la sicula il peggio doveva ancora venire in quanto, per fare onore all’avventura le tipe erano tenute a dormire in tenda tra I bricchi in uno spiazzo all’altezza di 1400 metri sopra Clusone tutte sole solette (Ndr.: che spreco). Ovviamente l’informato Ambros sapeva che il giorno dopo venivano affrontate le prove finali di selezione lassù e noi poveri cronisti come potevamo mancare. E così fu, finite le prove del GP, sotto un cielo plumbeo ci siamo avventurati sulle impervie montagne sopra Clusone. Dopo 2 curve asfaltate è iniziato una specie di inferno stile Rubaix con la strada che si restringe, diventa di soli sassi e spesso e volentieri due macchine non ci passano, ma noi non molliamo mai. Dopo una decina di chilometri di tornanti e mancanza di guard rail giungiamo al rifugio di S. Lucio a quota 1027 slm e lasciamo l’auto per proseguire a piedi verso il Pianone che dista circa 500 metri. Già però in impervia salita resa peggiore dal fango ed I sassi scivolosi. Ovviamente non per niente siamo imbecilli in quanto a circa 100 metri dal campo base delle tipe arrivava la strada dove si potevano vedere parcheggiati fuori strada di vari tipi. Pazienza, e mentre il tempo peggiorava ulteriormente arriviamo al campo base dove spuntano una ventina di tende ad Igloo (3 ragazze a tenda e naufragar m’è dolce in questo mare), un paio di casupole ed un laghetto. Arrivando al luogo delle prove da sostenere incontriamo un paio di concorrenti a cui iniziamo a chiedere come sia andata, una tipa era davvero super e racconta, non senza malizia, come sia stata orgogliosa di aver preso un pesce con le mani (confermando più volte di averne preso uno solo però bene), già perchè la prima prova consisteva nell’entrare in un laghetto rimboccandosi le braghe cercando di acchiappare più pesci possibili con le mani. Pare che una tipa sia pure scivolata e tra gli applausi del pubblico abbia fatto un bagno memorabile. Povera. Lasciata la tipa con due occhi che facevano da soli luce nella notte (utile nel deserto in mancanza di fari) giungiamo sul luogo della seconda prova: mungere una mucca. Ma ve le vedete le tipe magari abituate alla città alle prese con le puppe di una vacca. L’esempio ovviamente viene data dalla villica che mostra alle compagna come si fa. Il risultato è stato piuttosto triste con la povera mucca, che penso non passava momenti così tragici da quando aveva avuto il vitellino, a chiedersi chi le avesse mandato un tale branco di incapaci a mungerla anche se alla fine la prova è stata brillantemente superata da quasi tutte le tipe (imboscate escluse). Le altre prove pratiche consistevano (a parte resistere al freddo notturno della tenda) nel fare un percorso in montain bike con tanto di splash nelle pozze e nelle cacche di mucca e in un percorso alla guida del fuori strada. Per la teoria c’era un colloquio con I capi, un tema sul week end preferito ed una minitesi sulla Valle Seriana (naturalmente senza averla mai vista se non in cartolina a parte la villica). Era in pratica l’ultimo tema a preoccupare le partecipanti, l’abbiamo scoperto in quanto avvicinatici furbescamente al gazebo dell’organizzazione nell’intento di scroccare un panino al formaggio od al salame abbiamo potuto fare conoscenza con qualche partecipante che ha raccontato la fobia di fare tale articolo. Abbiamo conosciuto nell’ordine la 1, 2, 3, 4 e 5, alias Ada, Anna, Annalisa, Azzurra e Barbara (come avrete capito I numeri erano stati dati in ordine alfabetico). Ada è una simpatica mulatta, molto vispa e segnalatasi per le danze della sera precedente, Annalisa un peperino di Roma tutta rabottata e sporca di fango che aveva l’aeria di divertirsi un mondo, Azzurra una Milanese molto carina di zona Niguarda (facile la battuta di Azzurra Niguardese), Barbara una ragazza di Cuneo, musicista a tempo pieno e residente a Torino che, udite udite conosce l’esistenza del sito www.imbecili,it avendolo casualmente trovato mentre cercava siti strani (quasi una dei nostri). Già perchè alla domanda delle tipe se io fossi un giornalista ho risposto che scrivo per la Gazzetta degli Imbecilli guadagnandomi l’obbligo di scrivere su questa cosa a cui ho presenziato che non è stata come il Peep show ma ci si accontenta. Comunque la quinta tipa è arrivata dopo, la numero 2 non era certo una strafiga però era un personaggio super, qualcosa di più di un soldo di cacio ma vispissima, andava a cavallo, in bicicletta e dovunque ci fosse da agitarsi. Bionda con due occhi azzurri era di un solare veramente space. Vi dico solo che dopo aver sentito parlare la Romana gli faccio: “ma tu sei Laziale dall’accento” e lei: “Ma che Laziale No, io sono Romanista, la Lazio la odio”. Confesso che ho dovuto salvarmi in angolo in quanto chiacchierando e pensando a quanto le aspettava in Mauritania ho azzardato a come sarebbero tornate dimagrite anche se denotavo come la Romanista non ne avesse bisogno tanto era magra (oltre che rabottata). Ovviamente da femmine le altre hanno fatto 1+1 e già mi stavano accusando di darle delle grasse per cui ho dovuto ripiegare su un”comunque siete tutte in ottima forma”. Intanto la Laziale si sparava una specie di Salame con panino senza che ne io ne Ambros avessimo potuto scroccare nulla. Nel frattempo il cielo peggiorava un tot e cadevano le prime gocce di un incombente temporale. Al che le tipe dovevano andare per il colloquio e per scrivere il famigerato articolo sulle Valli e ci hanno salutato, giusto in tempo per iniziare il ritorno al rifugio sotto un bel temporale. Ritorno interrotto in una casupola disabitata ad aspettare che finisse la bufera di acqua e vento, perfino la nebbia non ci faceva vedere la fine della valle per la felicità di Ambros pure senza Kway. Dopo ¾ d’ora una pausa del temporale e l’ultima fuga verso il te caldo del rifugio per poi raggiungere stanchi ma felici la macchina per la ridiscesa a Valle. Ma il bello doveva venire perche a circa 3 Km dalla fine dello sterrato-acciotolato, foratura sotto il diluvio, cazz. Mer, porc bzzzz e discesa finale su 3 ruote e montaggio del ruotino sotto l’acqua tra improperi e bestemmie varie. Anche se il pensiero delle povere tipe sotto il diluvio nelle tende che facevano entrare l’acqua un po ci consolava. Comunque sia ci è piaciuto lo spirito della cosa e sopratutto il fatto che le tipe fossero così disponibili, non se la tiravano per niente (e lo avrebbero potuto fare) e poi ora conoscono anche il nostro sito, speriamo che ci scrivano. Tecnicamente Ambros sogna tale Erika una tipa con le treccine bionde alla Gullit, io ho poche preferenze e spero di poter seguire in TV il loro Raid anche perchè ho saputo che l’Azzurra Niguardese farà parte della spedizione, farò il tifo per lei…. Sperando che mandi un articolo anche per noi imbecilli appena potrà.