L'Apposta del cuore 01/05/2001
Il Calendario Gufelli Attuale

Gianluca scrive il 1/05/2001 alle ore 1:14
 
Bello,bello......dopo tre o quattro giorni di intensa depressione,quest'ultimo giorno di aprile sembra portare con se una brezza purificatrice (prima che qualcuno si adombri sto parlando solo ed esclusivamente di miei problemi).
Una delle folate di brezza(non me ne voglia il Curta che ho visto di recente) è l'apparizione di Bicio....splendida persona e perfetta voce nel coro degli imbecilli,voce mai banale....non so perchè,ma questa cosa mi ha rallegrato,e anche il discorso che si è aperto sulla provocazione poetica di un impareggiabile imbemaster mi sembra molto bello.....
Come al solito,quando si comincia a discutere di filosofie e massimi sistemi io mi sento un pò spaesato(non ho mai capito se è un limite o un pregio) perchè qualsiasi cosa uno possa dire è sempre una piccola sfaccettatura  tra tante più grandi.....vabbè...io mi sono capito.
Mi aggancio,però,alla lettera di Mattia(a parte "la domanda che tu mi feci" che vale da sola l'Ignorantino d'Oro) per dire che pochi giorni fa,in uno dei miei momenti di nostalgia per la pallacanestro(era sempre meglio che lavorare) ho fatto un breve escursus dei miei 15 anni di carriera a livello giovanile,ed è stato bello pensare che si,il germe che ho buttato ha attecchito ed ha generato frutti,più o meno bonsai ma frutti.
E' vero,non c'è niente che mi possa gratificare come il sapere che tantissime mie giocatrici(e anche qualche mio giocatore delle mie rare esperienze maschili) continuano a giocare al basket,a qualsiasi livello,ma sempre con grande enorme passione ed amore per lo sport....e questo vale più di qualsiasi scudetto ed è l'unica cosa per cui valga la pena di avermi sopportato con le mie urla e le mie menate.....
D'altronde,in piccolo,insegnare,allenare,non è un pò come allevare un figlio?

Baci primomaggeschi a tutti

P.S.:la prima folata di vento è arrivata stamattina,quando ho scoperto di aver vinto il secondo scudetto consecutivo della lega "La banda degli Onesti" grazie ad Alberto Cerruti della Gazzetta che ha omaggiato Van d.Sar di un bel S.V.
Insieme all'allenatore sorpresa della provincia di Bologna è un pò il massimo traguardo della mia vita....eheheheheh!

La redazione risponde: E allora butto un altro sasso nello stagno, cazzo ho colpito il pescatore, remulatt, barbabietole e spinazz tri palanc al mass.


Mattia Ferrari scrive il 1/05/2001 dalle ore 3:55 alle ore 4:00
 
Comunque vorrei farvi notare che l'imbemaster ha creato scompiglio e dibattito, e la cosa è sicuramente positiva, apprezzo gli interventi del Kurta e di Bicio, di entrambi depreco la forma: del Kurta la "lunghezza pedissequa", di Bicio il "livore" quasi a voler scaricare rabbie represse, come se volessi dire mi riallaccio a questo per dire che Ciccio è... che Mattia non ha.....
Il bello di questo sito è che è libero, ma un minimo di forma..... almeno in ouverture.
Senza problemi

X Gianluca: ho riflettuto, penso tu abbia ragione, ma verifichero'....
Zanda aiutami tu!!!!!!

La redazione risponde: Comunicazione di servizio, "Riccardo aspetta i propri genitori al lido nr° 35", "Maritozzi, frittelline, pizzette appena sfornate"


Curta scrive il 1/05/2001 alle ore 4:02
 
Partiamo da un punto alla volta e quindi leggo:"...cosa sarebbe successo se il passaggio dietro la schiena avesse portato alla segnatura ed alla conseguente vittoria? Lo avremmo comunque mandato a fanculo, e lui avrebbe capito? Mi trovo in seria difficoltà a dire ad un  ragazzo di 15 anni che la pallacanestro è una regola di vita, come mi trovo in evidente difficoltà a dire ad un quanrantenne che il suo lavoro è una regola di vita..."Carissimo Imbemaster non è la pallacanestro una regola di vita ma lo sport in generale, la sostanza del gioco (qualsiasi gioco)e del gioco-sport impone delle regole che servono a migliorare le capacità sensopercettive e propriocettive del bambino/atleta stesso così come per un quarantenne il lavoro,il vero lavoro,impone una regola di vita (chiedere a Mannis)perchè a questo punto la responsabilità del bambino /atleta passa sotto le forche caudine dei suoi stessi compagni oltre che dall'allenatore e per il quarantenne passa sotto le mentite spoglie di un capufficio,della propria famiglia e andiamo insieme a spiegare il perchè oggi decido di fare meno lavoro o meno produzione a uno di questi due. 
Punto due :"...dobbiamo smettere di buttare sul basket delle regole che, almeno io, ho sempre combattuto di serietà associata all'estetica di qualcosa (vedi il passaggio, il trucco o l'orecchino...) e non dalla funzionalità. se il bimbo quel psg se lo sente lo deve fare. poteva sbagliare anche quello a due mani petto con polso spezzato..." Caro Bicio il passaggio due mani petto con polso spezzato esiste,come esiste il passaggio dietro schiena ma c'è un problema spiegami cosa vuol dire funzionalità per un bambino; io parlo di capacità di capire il peso specifico di quel pallone sappiamo tutti che esistono mille passaggi ma proprio quello doveva fare? non poteva fare un passaggio lob? forse una lettura della difesa migliore?forse un passaggio Mike non era meglio? Se il terzo tempo di sinistro si usa fare di mano sinistra scusami gli insegneremo anzi lo educheremo solo dicendo "tira come ti senti" e questo va bene per un bambino di 8/9/10 anni perchè altrimenti anche questa situazione (tirare con la mano dello stesso lato del tabellone) diventa una regola.Ma guarda un po' dove allora va a sbattere la fuzionalità ancora una volta nella capacità di discernere ciò che è bene, da ciò che può essere sbagliato. 
Punto tre"... ribadisco che le "regole" non possiamo solo volerle fare applicare da poveri bimbi di 10-19 anni, ma iniziamo a comportarci, al di là dell'immagine, non solo e non sempre come imbecilli..." Caro Bicio questa frase non riesco a capirla se possibile potresti spiegare meglio questo tuo pensiero?.

Sempre vostro curta 

P.S.
Un saluto caloroso a Bicio visto che è da un anno che non ci si frequenta più. 

La redazione risponde: Mi verrebbe da dirti che non hai capito niente, poi rileggo la lettera un'altra volta, rifletto e forse ho capito: tu parli di vita ma io parlo di gioco e c'è una grossa differenza.