curta, (ciao) io, come dice il mattia (che non è scemo), ho del livore nei miei pensieri, e questo non ti riguarda assolutamente. chiarito questo ritorno sul tema: stefass ha espresso esattamente il concetto (sono daccordo con lui non solo x militanza politica eheheh). ogni giocatore è libero e responsabile. ogni allenatore è libero e responsabile. noi dobbiamo far esprimere i ragazzi. ognuno nel gioco come nella vita (per far felice il curta farò questa relazione, non vincolante però) assumerà un suo ruolo e sue determinate caratteristiche. chi ha genio, sregolatezza e fantasia deve essere ciò che è, se si vuole fare in modo che possa divertirsi e vincere. semmai il problema per lui è riuscire a farsi rispettare ed accettare dal gruppo in queste sue "esternazioni". e qui il fantasista deve dimostrare di essere un generoso, coraggioso altruista. sennò sarà isolato dai suoi compagni oltre che dall'allenatore (noi) e allora forse cambierà ambiente, sport, sesso(!!)(scusate ma mi scappano cazzate ogni tanto). ma non è bloccandolo nel suo essere che lo libereremo e aiuteremo a crescere. identico disorso, ma al contrario, per chi nasce "gregario" o "leader" o addirittura "panchinaro".
avete visto ginobili ier sera in finale eurolega. ha vinto la partita quando ha fatto le scelte "sbagliate" con un gruppo che lo accetta e rispetta e un allenatore che lo adora, castiga e sopporta. (ognuno comunque potrà a ragione dire il contrario).

Ecco da dove nasce il mio livore... vorrei che in questo ambiente ci fossero meno dogmi comportamentali e tecnici (comportarsi non solo e non sempre come imbecilli), meno profeti, e più persone che all'interno del rispetto della propria dignità personale, sapessero mettersi in discussione. invece di far finta di possedere la verità e poi comportarsi, nello stretto, da bugiardi inenarrabili.

mattia non capisco cosa sia la forma in ouverture, ma si sa, sei troppo colto e intelligente per me comune brianzolo.

bacidabicio