L'Apposta del cuore 01/06/2001
Il Calendario Gufelli Attuale

PaoloYb scrive il 1/06/2001 alle ore 0:08
 
ciao!mi si dice che Matteo Formenti di Desio potrebbe passare a Vigevano...in serie B1,cosa ne sai?
la vedi come ipotesi possibile...come ipotesi probabile....come probabile bufala o come immane stronzata?
grazie
PaoloYB

La redazione risponde: Bella domanda la tua, ma sei sicuro di averla spedita all'indirizzo corretto?. Lascio ad altri la risposta al quesito io do 1X2.


Cipo scrive il 1/06/2001 alle ore 1:58
 
per gianluca
spettacolo pescara come eravamo stati bene???????felicissima di esserci stata!!!!!

La redazione risponde: !


Bicio scrive il 1/06/2001 alle ore 10:36
 
Sono concorde con alcune considerazioni di maurizio e gianluca, però vorrei aggiungere qualche riflessione. Secondo me gli aspetti principale nella formazione di giocatrici importanti sono 3: 

* reclutamento 

* allenatore - addestramento 

* vetrina 

ora, se queste tre componenti non si uniscono, non si otterranno mai con continuità giocatrici.  per cui non esageriamo con la solita mitizzazione dei creatori di giocatrici, che se ne rubano poi la paternità in base agli anni in cui le hanno allenate. 

Problema lombardia: il casino non stà nel fatto di non vincere titoli nazionali. sta nel campanilismo che non permette di lavorare come sarebbe possibile e auspicabile. nonostante la nostra "abbondanza", io penso, che potremo meglio far crescere il settore giovanile creando delle sinergie tra società di vertice, soprattutto per le categorie finali (cadette, junior e U20) in modo di migliorare qualità degli allenamenti e fame per la vetrina. da una maggior competizione interna nascono maggiori stimoli sia mentali che tecnici. 

Antonio "ciccio" Ceruso poi, al di là dell'amicizia che penso vi leghi, è un capitolo a parte... 

la ricerca di risultati da parte delle società con minore "storia" è da legare alla ricerca di una vetrina, per giustificare anche moralmente gli investimenti effettuati. E' verissimo quello che dice gianluca, i risultati sottovalutano o sopravvalutano il lavoro fatto. per cui inevitabilmente bisogna tenerne conto.

Piccola parentesi personale. a costa stiamo tentando di fare settore giovanile... gianluca, maurizio, cosa fate l'anno prossimo? 

bicio

La redazione risponde: Nessun commento particolare se non un...


Mattia scrive il 1/06/2001 alle ore 12:31
 
Come potevate pensare che non dicessi la mia sulla questione sollevata da Maurizio....
Pero' è un punto di vista un po' diverso, perchè più vado avanti, più tento di "migliorare" la qualità dei miei giudizi, percio' attenzione: mi trovo in completo accordo con Maurizio per la seguente ragione: i fatti sono con lui, ed è questo quello che conta:
Il livello Lombardo non è una schifezza, secondo me abbiamo una conoscenza media del gioco elevata e vincere i titoli è legato a troppe varianti (importante quella citata da Bicio, soprattutto nel femminile, di mancanza di collaborazionismo) che pregiudicano molte volte il risultato finale al di là della qualità del lavoro;
Secondo me Parma non è un buon esempio di settore giovanile, non giocano in A1 (e lo scopo dovrebbe essere quello di fare giocatrici di A1) e non vincono a livelli più bassi (e tralascio le considerazioni specifiche sulla pallacanestro proposta dal settore giovanile in questione);
E' vero, Ciccio (cosi' come Maurizio) ha allenato e formato giocatrici di serie A e questo è un dato inconfutabile e, se rinsavisse, a condizioni "particolari", farebbe  molto meglio di molti soloni del femminile, sicuro. (e ve lo dice uno le cui visioni cestistiche differiscono da quelle di ciccio su tantissime cose).
Onore al merito comunque a chi vince un campionato, è pur sempre una cosa meritevole ed importante, rimane il solito problema: l'ho vinto grazie a.... e qui ognuno ha la propria coscienza o deontologia (ci sta qui Zanda???).
E poi un' altra domanda: è vero ho vinto, oppure ho "creato" sistemi o giocatori/trici, ma potevo fare meglio? 
A voi.

La redazione risponde: Domandona ironica. Ma se tutti vincono chi cazzo perde?


Paolo Fassina scrive il 1/06/2001 alle ore 12:48
 
Intervengo su quello che è un argomento che non mi riesce a restare indifferente nonostante tentativi ripetuti di anestetizzere i miei sentimenti: il playground o meglio il campetto. 
Le multinazionali dell'abbigliamento sportivo tentano di insinuarsi in quello che era il regno dell'autoorganizzazione, della scoperta di valori differenti da quelli imposti dal potere, anzi dal Potere e noi che assistiamo impotenti a questa mercificazione di esperienze e sentimenti che facciamo? Innanzitutto dobbiamo recuperare la memoria e cercare di trasmetterla per evitare che il virus della globalizzazione abbia a che fare con un organismo sociale privo di anticorpi. Parco Sempione, Dezza etc in che condizioni di manutenzione versano nonostante che da qualche anno siano passati sotto la'protezione' delle major? Pietose. Perchè? Incuria è vero, mancato interesse dell'Amministrazione comunale (ma l'avete votato voi Albertini) ma soprattutto passività dei ragazzi che li frequentano. Passività generazionale che porta a vedere nella Nike di turno nel privato il risolutore dei problemi o ad accusare il Comune di non fare niente ma al contempo aspettando che intervenga lo spirito santo per fare manutenzione. Io mi ricordo che nel 1979 o giù di lì alcuni dei frequentatori del Sempione nel momento in cui il tabellone venne letteralmente giù marcio di pioggia, (era fatto di legno pressato) dopo ripetute richieste inevase dal  Comune presero un furgone, si spacciarono per operai dello stesso  e andarono a prelevare un tabellone nuovo di zecca da un playground poco frequentato; oppure il cementare le ormai cadenti fondamenta del traliccio di sostegnoderi canestri, oppure tracciare periodicamente con Milan, il Ghibla, Gibi, Roberto, Mariolosio, Ciccio le linee del campo ormai consumate; per non dire delle centinaia di retine stracciate o dei canestri comperati e fatti saldare a nostre spese con rinforzi doppi. Oppure io,mio fratello, il mitico Targa, Pittis fermare per strada Bettino Craxi e chiedergli senza essere servili il rispetto per quel mitico campetto logoro da mille battaglie. E le petizioni del grande Decio e i tornei estivi di autofinanziamento  Ora vado al Dezza e vedo decine di inebetiti che neppure gridano la loro inkazzatura, la sussurrano solamente. Stand up for your rights.

La redazione risponde: Mandatemi tutte le storie che vi vengono in mente sul parco e a breve La vera storia del Parco e vaffanculo a chi vuole la nostra memoria.


Maurizio Barbieri scrive il 1/06/2001 alle ore 13:06
 
Non sono proprio d'accordo con Gianluca.
Il fatto che ci siano così tante giocatrici in attività, tra quelle che hanno partecipato alla finale nazionale di Pescara (c'ero anch'io e me le ricordo), secondo me è solo dimostrazione che il livello è molto basso.

Solo alcune di queste, e le ho già citate in precedenza, hanno giocato per qualcosa di grande e di veramente importante: il successo assoluto.
Un paio di queste l'hanno pure raggiunto.

Che altre più o meno coetanee giochino (bene) altrove (in altre categorie) è un dato di fatto.

Che qualcuna vada anche in nazionale, bene.
Ottimo.

INCISO - Massimo Oriani sulla Gazzetta (quella vera) di due settimane fa: sarà la nazionale di Masciadri e Macchi.

(NDR: Non di Ciampoli e Iemmi e Franchini e la fava e la rava...)

Io sto solo dicendo che, un conto è vincere un titolo giovanile, e poi dover prendere un'americana (e magari una serba e una vecchia e un'altra vecchia e un'altra americana e una che viene da qua e un'altra che viene da là e una che viene addirittura da su...) per vincere anche quello senior.

Un altro conto è vincere un titolo giovanile, e poi avere delle giocatrici che si giocano anche quello senior.
Sempre per la stessa società.

Per quanto brave, quelle di Parma (o di San Raffaele, o di ...)  sono dovute andare altrove a dimostrare che dopo lo scudettino sono buone per... l'A2.

Parma= resto d'italia, intendiamoci. 
Non è che lì ci sia tutto il peggio. 
Lì, si pensa che ci sia il meglio. Solo il meglio. Il meglio del meglio.
Quanto di più lontano dalla verità, ma è una mia opinione.

Masciadri ha vinto a Como da giovane, e vincerà da grande. A Como o in A1 altrove.
Ma vincerà.

Altre passeranno dall'A2 all'A1.
Oppure lotteranno per non fare il cammino inverso.

Non è la stessa cosa.

Macchi idem.
Gottardi, già fatto.
Monticelli magari avrà delle difficoltà a ripetere l'anno dello scudetto di Priolo.
Intanto lei è uno a zero rispetto a... a tante altre che invece di arrivare 5e, sono arrivate 1me. A Pescara.

E questo perchè, personalissima opinione, le summenzionate sono state allenate da altri. 
In maniera diversa.
Meglio

La redazione risponde: Vai!!!


Gianluca Piccolo scrive il 1/06/2001 alle ore 19:10
 
Rispondo a Cipo e faccio una considerazione ad alta voce.....è vero,quella settimana a Pescara è stata mitica....mi sembrava davvero la summa di tre anni di vita comune(e non parlo solo in campo).
Non so perchè,ma anche io(ma vedo che è così per tutti i protagonisti di quella stagione) ho un ricordo mitico di quelle finali junior e molto più sfumato delle successive finali cadette pure culminate col tricolore.....e ancora oggi-non me ne voglia nessuna di voi-se mi chiedono qual'è la squadra della mia carriera alla quale sono più legato rispondo che è quella di Pescara piuttosto che quella di Borgotaro....succede,non so perchè ma succede.
Per quanto riguarda Barbieri,mi riservo di rispondere quando avrò un secondo in più,ma non capisco perchè non sei d'accordo,io non stavo contraddicendo nulla,anzi,la mia era solo una considerazione stimolata dalle tue......poi,che alcune società non raggiungano l'obbiettivo(Parma in primis) sono d'accordo da anni,però non si può giudicare adesso la capacità di vincere di questa o quella,perchè possono dipendere dal contesto e da situazioni contingenti(vedi Priolo).
Chiudo chiedendoti (solo per potere continuare il dialogo):non ho capito l'inciso "allenate da altri" nel senso che hanno avbuto più allenatori o proprio attribuivi meriti specifici (o demeriti) a qualcuno?
Nel primo caso sono stra d'accordo.

La redazione risponde: !!!