Nuove da parco (8)
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Sono piacevolmente "sconvolto" nel leggere le storie del Parco Sempione, dove ho trascorso ininterrottamente per 15 anni tutti i miei fine settimana e non solo!!!

Nelle righe che ho letto mi sembra non venga  citato "Surgino" lo ricordate?

Arrivava in bicicletta e tra una partita e l'altra tirava, nel vero senso della parola, sassate contro il tabellone, lo stile era quello di Vittorio da Sirio, ma meno preciso.
Nel capitolo "Fratelli " non ho letto dei mitici "Picco" dei veri miti per tutti noi.
La prossima volta vi posso raccontare di quando Paolo ha intimanto allo sventurato Orena di non presentarsi più!!!!

Comunque.... stasera gioco (parola grossa) e vi salutero Steve Palazzi, Merluzzo, Chiuck, Fabio Rizzolo.

Un bacio ed a presto!!!

Alessandro Magliano


Era dicembre dell'anno scorso quando Mario Losio mi avvertiva del sito e ieri, in una pausa lavorativa, sono ritornato sul "luogo del delitto" e con piacevole sorpresa ho visto che la storia andava avanti.
Vecchie storie e personaggi dimenticati da tempo ma che certo non possono essere cancellati dai ricordi più belli di quel periodo.
Come ha scritto Maglia gli anni passati in quel rettangolo di cemento sono stati tanti ma mai troppi;  l'appuntamento era subito dopo pranzo (anche a quaranta gradi) per garantirsi la prima partita della giornata ed essere quasi SEMPRE certi di stare in campo sino alla fine (la squadra che vinceva continuava).
Poi si tornava a casa .... una doccia e fuori a mangiare in pizzeria (zona Corso Genova) tutti insieme.
GRANDI CATCHMAN
Chiedo a Marietto di scrivere di UZZE ..... mitica figura "inquietante" che oggi ha persino due figli.
Il mitico "attaccapanni", per la leggerezza con cui difendeva sugli avversari, arrivava con la bellissima montatura d'occhiali di seppia di pesce e con quel bel colorito fosforescente dovuto al trasporti di radioattivi.
Dai Mario questa è tua materia.
Ieri, giocando il torneo di Binzago,  purtroppo abbiamo perso, tre su tre per l'esattezza, ma Maglia e Merlo hanno dominato, chi da fuori chi da sotto .... chi dalla panca.
Siamo vecchi ma il culo non lo diamo ancora via facilmente.

Un saluto a tutti gli amici del Parco Sempione.
 

Steve Palazzi


Che dire?
Steve Palazzi mi ha comunicato ieri ieri l'esistenza di questo sito intermet senza dirmi niente riguardo al contenuto.
Ieri sera, anche se ero brasato dal lavoro, viaggi etc sono rimasto un'ora e mezza attaccato al computer senza riuscire a staccarmi, lasciandomi andare nei percorsi della memoria.

Sono il più pirla dei  fratelli d'asfalto che Fassina ha menzionato e mi ha fatto molto piacere vedere che nonostante siano passati molti anni il ricordo di quei fine settimana sono rimasti nel cuore e nella mente di tanti.
Di quegli anni mi ricordo diversi miti/scene:

1) ******** ******, il nome non viene nominato in ottemperanza  alla 675/96 ma sicuramente in tanti ci ricordiamo di colei che ci ha fatto da nave scuola, quel sacro porto dove qualunque pirata poteva gettare la propria ancora

2)il mitico fisico dei due Palazzi. Oltre a questo mi ricordo di una scena bellissima di circa 20 anni fa; verso l'imbrunire facciamo una sfida i due minori (o minorati) Palazzi e Targa contro i due fratelli  maggiori; non mi ricordo che vinse ma mi ricordo che ad un certo punto Steve e Marco litigano, Marco si incazza e
Steve inizia a scappare e si ferma ad urlare vicino al laghetto per circa mezz'ora con Marco che apetta sornione vicino al canestro perchè Steve ha la
roba (maglietta etc, non altro) vicino al canestro

3) Mozambo che canta (con la voce che tutti conosciamo) e suona la tromba e tutti che gli urlavamo di tornare in Africa, di suonare la tromba col culo;
un'altra volta c'erano dei mezzi tossici che suonavano quei bonghi di merda sui tavolini da ping pong (non ricordo di averci visto mai nessuno giocare su quei tavolini, erano usati solo come punto di appoggio!) e noi che stiamo giocando chiediamo gentilmene di smettere di suonare perchè stavano suonando ad un volune troppo alto ma questi se ne fottevano, ad un certo momento mio fratello, che stava giocando, con la solita grazia che lo contraddistingue si avvicina ad uno e gli dice testualmente "se non la smetti di suonare ti ficco il tamburo nel culo"; noi baskettai eravamo in netta minoranza ma hanno smesso di suonare!

4) le litigate per stabilire quale squadra dovesse giocare con ogni volta l'occupazione del campo fino a quando non veniva stabilito chi dovesse giocare

5) Mi ricordo benissimo quella volta che andammo a parlare con Craxi Fassina, Pittis ed io per perorare la riparazione del campo (era una Domenica sera) e dopo 2 giorni il campo era riparato (a proposito Fass, ti ricordi che fiato aveva Craxi? Sembrava la guerra del golfo!)

6) La pizza alla domenica sera alla Playa (la pizzeria vicino a corso genova) dove ci davano un locale a parte e dove (sopratutto i Catchman) potevamo dare sfogo al peggio che c'era in noi con rutti, scoregge etc. e dove, regolarmente ogni volta c'era qualche new entry si prometteva che avremmo fatto i bravi per poi combinarne una in più

7) I week end alle 5 terre o il bagno nella "piscina" di Giorgio Clerici dove facevamo la guerra dei cavalli (uno in spalla alla'altro) e dove regolarmente chi saliva sulle spalle di Uzze gli pisciava in testa oppure quando facevamo il possibile per far ubricare Uzze per poi combinarne di tutti i colori Adesso Uzze si è normalizzato, ha una bella moglie, regolare e intelligente; chissa cosa avrà trovato in lui. Doti nascoste? Noooo, di doti nascoste (di quel tipo) parlo con cognizioni di causa, Uzze non ne ha!!!!!

Comunque, oggi ho telefonato a Steve Palazzi e siamo rimasti d'accordo che usciremo a mangiare la pizza alla mitica Pizzeria la Playa (non so se si chiama ancora così ma è l'unica pizzeria che è lì), via cesare da Sesto angolo via Crespi (come sopra detto, zona Corso Genova) Per chi vorrà esserci l'appuntamento è alle 20.00 di Domenica 27 Luglio; non è necessario telefonare per prenotare, ci si trova semplicemente lì. 

Baci a tutti
Paolo Targa


Sono molto emozionato, perchè alle 14.00 di oggi abbiamo appuntamento al Parco, per ricominciare, a 40 anni, a giocare.
Oggi ripensando al valore di questo "rtorno a casa"mi domando come sia stato possibile per anni godere di tale privilegio, quasi senza accorgersene.
Era naturale andare al Parco e giocare, dalle 2 fino a sera tarda, per vincere, per restare in campo, per stare soprattutto con gli amici.
Spero che tutto sia come prima, ma so che purtroppo non sarà così, perchè la vita scorre e ha le sue regole.
Noi però oggi viviamo un grande sentimento: abbiamo vinto la partita più bella mai giocata al Parco fino ad oggi.
Abbiamo vinto noi, e adesso, secondo il nostro regolamento, abbiamo diritto di restarci su quel quadrato di asfalto, dove, per 20 anni, abbiamo imparato le regole della più civile convivenza, che superano qualsiasi altra regola etica e morale di questa città.
Buon divertimento a tutti, sperando di potervi abbracciare oggi pomeriggio.
 
Bomber