UN CAPODANNO DA IMBECILLI:

ZZZIIIIEEEEEEEEEEEEEHHHHH!!!
 
 

Innanzitutto un

Avviso ai naviganti imbecilli: sono aperte le iscrizioni per il campionato italiano di salto dal trampolino 160 mt over 31. Nota: per ora sono iscritti Ezio e lo Zanda, Cecon ha 30 anni e non può.

Ordunque eccoci a parlare congiuntamente di due avvenimenti che poco hanno tra loro a che fare ma che si sono intrecciati nella realtà tresh-imbecille. I due avvenimenti in questione sono (in ordine di apparizione) il trofeo dei 4 trampolini o meglio Firestumpfelturne’ e il capodanno Euro 2002.

Appare subito chiaro come al popolo italiano freghi meno che niente del salto con gli sci il quale conta in Italia a tutt’oggi 26 praticanti professionisti o quasi con il solo Cecon che ormai 30enne difende I colori italiani. Confessi chi sapeva della sua esistenza se non pensava fino a poche righe fa che costui avesse almeno 40 anni visto che è il solo ad essere nominato in Italia per tale disciplina da diversi anni. Pensate che il tapino ha a disposizione per allenarsi il solo trampolino di Premezzo che usa con gli altri 25 colleghi con i quali difficilmente fa comunella in quanto studenti under 20 che al mattino non ci sono mai ed il nostro povero campione può solo misurarsi con se stesso. Probabilmente deve anche misurarsi da solo I salti.

Questo sport con queste caratteristiche non può che entrare di diritto nell’albo del tresh. L’ultima gara italiana ovviamente con ingresso gratuito ha avuto 40 spettatori, pare che almeno 10 pensionati passassero di li e si sono fermati incuriositi, 15 fossero I parenti stretti dei concorrenti, 10 le fidanzate e 5 I giudici di gara. A vedere Bresso-S. PIO femminile eravamo almeno in 45!

Senza anticipare troppo Vi preannuncio la presenza di 60.000 persone nello stadio di Garmish il primo gennaio. Ovviamente non sarebbe possibile far entrare tutta questa gente al PalaSmaf di Via Amicis a Bresso però ammetto di non aver visto quanta gente sia presente di media ad una partita di C femminile in Germania, ora che ci penso non ho visto neanche una palestra da quelle parti.

Comunque per tornare agli imbecilli, visto che è risaputo che nessuno di noi sa mai che cappero fare per la venuta del nuovo anno, siccome I nostri amati FaxP e Cici si dovevano recare in tale amena località per presenziare a causa lavoro a tale manifestazione, lo Zanda, io, il gemello FaxS e consorte Moiza hanno pensato bene di aggregarsi. Ovviamente inutile parlare a Cici di recarsi in tali paraggi in auto motivo per cui gli equipaggi sono stati così configurati:

Nel briefing (breefing, breafing, insomma cena prima della partenza), un adombrato Cici ribadisce le ultime direttive dichiarando solennemente di portarsi solo un maglione e I pantaloni di ricambio in quanto si stava via solo due giorni e non voleva strafare.

La mattina dopo (il 31 dicembre) alle ore 6.47 mi presento in stazione centrale per prendere il treno delle 7.05 per Verona, Bolzano, Innsbruk ecc. e alle scale mobili compare un Ciccyeti bardato di tutto punto con sciarpa, cappello tipo passamontagna, giacca a vento da Himalaya, tutina e scarpe ginniche. A corredo una borsettina con la telecamera d’ordinanza e dulcis in fundo… un borsone largo 70 cm per 1.20 metri di lunghezza ed alto 50 centimetri. Alla domanda: "ma li dentro ci sarebbe solo un maglione?" il Ciccyeti glissa. In effetti quella sottospecie di bara per cinesi riesce a muoversi solo perchè è provvidenzialmente dotata di ruote.

Il viaggio inizia senza grossi problemi, la cosa triste si verifica al cambio di treno a Verona per la coincidenza per Innsbruck (Ponte sull’Inn) in quanto è con grande difficoltà che riusciamo a far uscire la bara cinese dalle porte del treno e dobbiamo intervenire in coppia per lo scarico della "salma". Uno che tira da giu e l’altro che spinge da su.

Fortunatamente dopo l’operazione contraria (uno tira da su e l’altro spinge da giù) grazie alla prenotazione riusciamo a sederci sul treno e per la gioia di Cici abbiamo il tavolo a disposizione in modo che possa fare la scena del giornalista impegnato che legge sui vari siti le notizie e meno male che I miopi vecchietti che ci circondano non possono vedere che ha aperto il sito degli imbecilli..

Dobbiamo andar per neve ma giunti a Bolzano (Bozen) ce n’è di meno che sul comodino del mio letto, finalmente a Vipiteno (Sterzig, perchè??) I primi spruzzi, a Bressanone (Brixen) è quasi tutto bianco, al Brennero (Brunner) è nevicata. A questo punto, non si capisce se preoccupato o colto da improvviso sadismo il Ciccyeti chiama l'equipaggio motorizzato preparandoli ad una colossale tormenta di neve (uh uh uh), I nostri ci sono alle calcagna in quanto stanno attraversando Bolzano (Bozen) e si dicono tranquilli. In effetti c’era un ulteriore scopo in tanta preoccupazione, I 4 dovevano passare da Garmish a ritirare gli accrediti per la gara del giorno dopo.

Passata la mezzora di stop a Brunner (Brennero) in un amen siamo a Innsbruk (Ponte sull’Inn) e fatto il trasloco della bara cinese abbiamo potuto prepararci moralmente al trenino per la valle tedesca, il simpatico mezzo austro tedesco più simile ad una diligenza che ad un treno ci scarrozza per le valli dandoci anche sontuose viste sull’altopiano, tale treno definito dei 2 trampolini sfila rapidamente il trampolino di partenza per giungere a quello di Garmish tra un tot di gente che sciava e faceva sci di fondo alla faccia degli italiani completamente a secco 40 Km prima.

Il Ciccyeti nel frattempo comincia a sentir freddo alle zampe ed estrae dalla bara cinese il primo capo: scarponi con cui sostituire le Converse (l’avrei fato anch’io). Ogni tanto una telefonatina agli automuniti per capire la situazione, in effetti I nostri pare abbiano sofferto un po nel tratto austriaco dopo Innsbruk (dove finisce l’autostrada) con tratti innevati di difficile approccio anche in prima marcia, ma mentre cercavamo di capire dove ci portasse la diligenza loro erano gia a mangiare I salsicciotti allo stadio. In effetti passando davanti al trampolino dal treno si vedeva movimento in quanto si stavano effettuando I salti di prova validi a definire le posizioni per la gara del giorno seguente.

Già perchè la formula prevede una prima serie di salti che determinano l’accoppiamento di 50 saltatori che 1 contro 1 si giocano il passaggio del turno sommandosi a 10 qualificati di diritto e a 5 ripescati. In pratica per la finale saltano in 40. Solo l’inventore della formula del calendario di hochey italiano è riuscito a fare una cosa più complicata.

Mentre I motorizzati si godono I salti di prova I trenati vengono scaricati a Mornau dove un altro buffo trenino li raccoglie nuovamente e dopo una mezzoretta li scarica ad Oberhammergau (Soprailprosciuttoc’èunpisano) luogo dove è situato l’hotel Frisia sede della spedizione. Ndr.: prima di Oberhammergau si passa da Unterhammergau, il che ha una sua spiegazione ce vedremo.

Giunti in loco ed effettuate le operazioni di scarico, sotto la neve il Ciccyeti va alla ricerca dell’albergo, ovviamente un taxi non esiste e se esistesse non potremmo prenderlo in quanto non possediamo ne Euro, ne Marchi ne Scellini e al solo vedere le lire ci sputerebbero addosso anche se la saliva si congelerebbe nel tragitto visto il piu o meno –10 del posto corredato dai 30 centimetri di neve fresca.

Con un improbabile tedesco e meno chiaro inglese chiediamo ad un tipo con la Panda la via per il Frisia, questo fa una strana faccia e dice half und funf chilometers di la sulla main street. Non abbiamo capito una Madonna ma ci incamminiamo lo stesso. Io ho il mio zaino pret a porter, il Ciccyeti cammina con la telecamera e la bara cinese al traino. Ovviamente le rotelline non sono il massimo sulla neve ma alla proposta di mettere una slitta sotto la bara vengo zittito in malo modo e mi tengo il fiato per camminare. La camminata consta nell’attraversamento del paese in quanto sto cavolo di Frisia è fuori città ed oltretutto ci tocca affrontare il gran premio della montagna per gli ultimi duecento metri, naturalmente andiamo anche lunghi errando sulla salitella fino a ritornare indietro tra gli improperi del Ciccyeti ridotto ad un buffo pupazzo innevato a cui mancava solo la carotina che indovinate un po dovre gli avremmo ficcato volentieri.

Insomma l’half funf e stracaz era un chilometro e mezzo circa, quanto basta perchè ovviamente digiuni ci sparassimo le ultime cartucce. Il Ciccyeti giunto a destinazione (reception hotel) si è stravaccato, il sottoscritto in un impulso di Armanduk ha deciso invece di andare a recuperare I motorizzati sulla strada in quanto li vedevo male nella ricerca dell’albergo anche se loro arrivavano dalla parte giusta, cioè dalla strada di Garmish.

E dopo circa un quarto d’ora eccoli giungere completi di pass e felici per I wusterini mangiati in sala stampa, si è cosi potuto dare il via all’assegnazione delle camere. Igiornalisti insieme (FaxP e Cici), nella camera di fronte c’è stato un estremo ballottaggio se metterci lo Zanda e Ezio o Moiza e Stefax, abbiamo perso io e lo Zanda. E’ toccato a noi. Lo Zanda perde due ballottaggi in quanto il precedente era se avere come compagno di stanza me o Moiza.

Morale alle 17.30 tutti nella hall alla ricerca di un posto per capodanno, ci ritroviamo e ferale notizia per il Ciccyeti: nessuno aveva disdetto la camera prenotata a suo nome a Garmish, rischio di pagarsela. Telefonate e controtelefonate per dirimere la questione ma nulla di fatto. Nel frattempo guardandoci in giro notiamo qualcosa di strano, in effetti l’età media degli ospiti era sospetta. Guardiamo meglio e nella sala da pranzo si prepara il cenone (alle 17.30? possibile?). Dagli ascensori sbarcano vagonate di crocerossine (della seconda guerra mondiale) ed ex gerarchi fino al punto di intuire di essere finiti in una clinica per anziani, in effetti la scritta hotel non l’abbiamo mai vista.

In mezzo alla transumanza di nonni ci aviamo verso la City alla ricerca di un posto per cenare. Il Ciccyeti aveva scoperto il passaggio a nord ovest e quindi usciva dal garage per evitare 3 tornanti e compariva dal nulla in mezzo al bianco, bardato di tutto punto, qualcuno cominciava a pensare che lasciasse tracce di zampe sulla neve…

Morale, la nostra guida si incammina per il centro e al 15mo tentativo troviamo un postaccio che ci ospita, gli altri 14 tutto esaurito, uno ci ha detto: "per stasera niente ma domani si può fare", un altro "ok, però venite alle 20 ed alle 22.00 ve ne andate perchè ho altra gente". Strani…

Al ritorno in albergo I nonni stanno allegramente attendendo il nuovo anno mentre noi andiamo per la meritata doccia e per vestirci nell’atesa del nuovo anno. Alle 20.30 tutti giu e pronti al via, io e Moiza abbiamo le scarpe nella borsa non osando avventurarci per strada con le scarpe di cuoio, carino l’effetto smoking con gli scarponi in teflon alla Tomba.

Prima di andarcene possiamo notare come la sala pranzo sia vuota, I nonni sono stati gabbati, il personale ha spostato l’orario avanti e dopo il brodino, il lesso ed il bridisi probabilmente li hanno ricacciati nelle stanze alle 20.30. Scandalo

Il Ciccyeti ovviamente affamato ed incazzato per la storia della camera di Garmish parte, noi seguimo le sue orme sicure e raggiungiamo la nostra mescita. Ci si cambia le scarpe e tolti I cappotti ci rendiamo conto che il Ciccyeti è vestito come prima con il suo maglione blu. Domanda: che cazzo c’aveva nella bara cinese???

Per mangiare si può scegliere tra il menu 1 o 2 o 3, quasi uguali con zuppen, filetten e palashinta (dolcetten), il povero Cici scopre che non può avere le patate fritte da sole e si adombra ulteriormente. Il clou lo raggiunge quando uno della sua ditta gli comunica di chiamare Garmish e disdire dandogli gli estremi a cui intestare la fattura. Ovviamente adducendo a scusa la scarsa dimestichezza con il tedesco da l’incombenza allo Zanda che in camicia e cravatta esce all’addiaccio per telefonare all’hotel di Garmish spalleggiato da Cici. Dopo 5 minuti il Ciccyeti colto da freddo rientra e si infila la giacca a vento informandoci del freddo e la neve copiosa che scende, Naturalmente si guarda bene dal portare il giubbotto allo Zanda.

Sistemata la questione I due rientrano, bello fresco il Ciccyeti e semicongelato lo Zanda, ci vuole lo spumante di mezzanotte per farlo riavere, ovviamente un ultimo brindisi lo si fa all’aperto per vedere I fuochi. Altra uscita Zandiana in camicia e brindisi cercando di far finire I fiocchi di neve nel calice di spumante.

Baci e abbracci e alla una tutti via, rientro in ricovero e partitina a scopa per iniziare bene l’anno, io e Cici ammazziamo FaxP e lo Zanda nonostante il mio socio facesse un pisolino tra una carta tirata e l’altra. Dormiva davvero. Alle due e 30 per pietà FaxP e Cici vengono cacciati a nanna. Per loro il giorno successivo è lavoro. E Stefax e Moiza? Fate Voi, spariti nella camera 406.

Siccome I nonni erano stati cacciati a letto alle 20.30 potevano benissimo alzarsi il mattino dopo dalle 7.30 alle 9.00 per la colazione, cosa che ha coinvolto anche I due giornalisti e mezzo (lo Zanda) che alzatisi a tale ora mangiano e salgono sul bus per Garmish (inizio gara ore 13.45, distanza Oberhammergau-Garmish 20Km, tempo buono terreno impraticabile).

Spediti I 3 cronisti veniamo svegliati dalla signora che vuole rifare le camere, io due volte e penso che alla terza sia caduta dalle scale viste le maledizioni che le ho tirato ed il fatto che non si è ripresentata più, comunque belli vispi verso l’una io e la famiglia FaxS ci rechiamo in centro per il bancomat e gli acquisti. L’efficenza teutonica è perfetta e possiamo ritirare I nuovi Euro e comprare qualche cazzata per chi ci aspetta a casa giusto per vedere litigare con I soldi nuovi le commesse dei negozi. Per non farlo uno di questi non ha voluto I centesimi da Stefax.

Fatto questo via verso il castello schivando sciatori, cavalli e guidatori rincitrulliti, il castello è stato una delusione unica, preso freddissimo e castello a metà tra l’imbragato ed il congelato. Guardatevi le foto qualora disponibili se non congelata anche la macchina fotografica. A questo punto non restava che raggiungere I colleghi giornalisti li per lavoro a Garmish.

Dopo un parcheggio nel posto riservato alla stampa, siccome siamo arrivati a 3 salti dalla fine ce li siamo guardati da fuori in perfetta linea con I saltatori. Miiiinchia ma quanto cavolo è alto sto trampolino. In effetti è una cosa spettacolare vedere sta gara ma la cosa più bella è la gente. Come detto 60.000 pazzi (di cui molti presenti dal mattino) che quando il saltatore parte fanno ZZZZiiiiiiiiiiiiieeeeehhhhhhh l’acca quando lascia il dente del trampolino che diventa oooooohhhhhhh se il salto arriva sui 120 metri. Prima del salto hop hop hop, applausi e trombette (quelle musicali).

Alla fine della prima serie era in testa un austriaco, secondo Hannawald (tedesco e Anny per gli amici) e terzo il Polacco Malysz. Quando siamo arrivati era in testa un giapponese (forse Harata ma non correva in modo) e scendeva Malysz. Oviamente il ragazzo è andato in testa, subito dopo in un Zieh assordante è sceso Hannawald che ha fatto fare un gran ooohh ed è andato in testa. Il somaro austriaco ha toppato e l’ooh è diventato oh oh e poi eh eh ei tedeschi tutti contenti hanno esultato per la vittoria del loro idolo che avendo vinto anche ad Ober.. sa la Madonna. Era in testa con 200 punti al trofeo. Il 4 si replica a Innsbruk ed il 6 a Oberhorfer o giù di li.

Molto buono il panino con la salamella (3 euro) e il dolcetto-pallone alla vaniglia (3 euro) con il vin brulè consumati in attesa di veder spuntare I nostri eroici colleghi della carta stampata. Il Ciccyeti compare nella solita configurazione di gara con al collo il pass tutto indaffarato per le interviste. I 3 schizzano in sala stampa pèer I risultati e per filmare qualcosa. Purtroppo Hanniwald è in ritardo non sapendo che Cici e gli altri avevano il pulman del ritorno, motivo per cui passaggio dei pass a me e Moiza e con lo Zanda, la telecamera ed il microfono tutti in sala stampa.

Positivo il calore della sala stampa ma sopratutto I wuster con birra e coca gratis, altro spuntino mentre viene intervistato Malysz che tra l’altro è un tappo incredibile e con due baffetti da sparviero che parla solo polacco stretto giusto per far impazzire il tipo delle interviste che ad un certo punto traduce dal tedesco al tedesco ai giornalisti tedeschi tra l’ilarità generale. Riusciamo anche a vedere una giornalista giapponese che fa le domande in tedesco chiedendo al saltatore austriaco cosa nel pensa del trampolino di Innsbruck che essendo nuovo non è stato provato da nessuno… Un altro tipo gli chiede se prova l’esultanza in allenamento venendo praticamente fanculato.

Finalmente arriva Anny scortato come Ronaldo, entra in sala ed è un disastro, un tipo passa tra me (con il microfono) e lo Zanda (con la telecamera) e si porta via il filo (Moiza era già scappata con un paio di salamini e una coca), lo inseguiamo finchè ce lo rende ed iniziamo a filmare. Risultato: esce un FULL a video per la cassetta. Mesti mettiamo via tutto e ce ne andiamo meditando il ritorno l’anno prossimo con una telecamera di plasdtica e il microfono di legno con la scritta "la Gazzetta degli imbecilli" sarebbe bellissimo con qualcuno che ci riprende e manda il tutto al sito in diretta. Ma dai davanti ad Anny con un microfono di legno, eh eh.

Non vi dico il rientro ad Oberhammergau, 2 ore di coda tra quelli che andavano a Monaco, in Polonia, per I cazzi loro ecc., abbiamo perfino inventato una strada che ci ha permesso di arrivare in tempo per vedere I fuochi di artificio.

Arrivati con il pulmann il Ciccyeti e FaxP dopo circa un oretta e fatta la santa doccia altro giro a caccia di cibo, stavolta ottime portate in un locale tipico con la cameriera che decantva I piatti tipo: eeeineeeee bier, zzzwaaaaiiii bier, draiiiii bier. Eineee Gulasssshupppeee ecc. Il Ciccyeti ha fatto onore alla sua fama. Dopo la passeggiatina sulla neve e l’ennesimo tentativo di strappare il pisello ad un opera di ghiaccio tutti a nanna per il duro rientro.

I motorizzati il giorno seguente hanno trovato il tempo per vistitare un altro castello in alta Baviera (stavolta pare sia stato notevole), I trenati da mezzogiorno in viaggio a ritroso con la solita bara cinese del Ciccyeti che da Innsbruck ha insultato tutti e tutte quelle che vedeva per il solo fatto di parlare italiano. Ovviamente il treno era pieno come un uovo e ci siamo fatti il percorso in corridoio circondati da strani individui (gente che da Budapest abitando a Bologna è tornata passando da Innsbruck, gente che a Verona per andare a Imola è venuta a Milano ecc.) che facevano sembrare il Cicyeti un gentile fiorellino di campo.

Comunque sia ci resterà un grosso dubbio: ma nella bara cinese Cici che ci avrà messo visto che l’abbigliamento è stato quasi sempre lo stesso? Ai posteri l’ardua sentenza. A parte tutto se Vi capita di essere in zona visitate quella valle, ne vale veramente la pena.
 
 
 
 

Annuncio: Sono chiuse le iscrizione al campionato italiano di salto dal trampolino Over 31, sono iscritti regolarmente solo Ezio e lo Zanda che si giocheranno il titolo di campioni italiani.
 
 

Ndr: sarà bellissimo o campione o vice campione d’Italia, penso salterò scendendo di spigolo fino all’orlo del trampolino e calandoni piano piano dopo aver penzolato nel vuoto. Saranno circa 2 metri di salto, potrebbero bastare se lo Zanda sarà ancora infortunato alla caviglia. Tanto nessuno ci vedrà….