Signore e Signore, amici, semplici
conoscenti e simpatizzanti, l'incombenza che mi accingo ad espletare è
per me un grande onore (anche se è un obbligo per essere uno dei
soci fondatori ed il partecipante con il maggior numero di vittorie ottenute).
Per me ParlarVi della Spengler è come chiedere a Dante di spiegare
la Divina Commedia o al Manzoni di spiegare il perché dei Promessi
Sposi (non potevano farlo loro invece di quei pirla tipo il De Sanctis
che alle superiori ci hanno fatto due palle con le loro strambe teorie..),
questo torneo è una parte di noi zoccolo duro imbecille al quale
non rinunciamo ormai da 15 anni nemmeno se nevicasse, dovessimo andare
alle Maldive o avessimo un appuntamento con Carol (Alt, non Woijtila).
Questa tradizione del 26 dicembre è ormai parte integrante di noi,
è come il Natale, la Pasqua o il compleanno: volenti o nolenti s'ha
da fare.
Ora vi chiederete: che c'entra con la Spengler? C'entra per il semplice fatto che essendo in compagnia ed al momento di decidere quali fossero i giochi da portare al mare, oltre al pallone, l'ochetta, le formine, le biglie per la pista di sabbia a Ciccio venne in mente anche il Subbuteo. Ovviamente essendoci continua competizione nel gruppo (tenete conto che ad ogni piccola asperità della passeggiata serale qualcuno si involava per vincere il GPM (Gran Premio della Montagna per i non esperti di ciclismo) eravamo già consci che avremo fatto dei tornei di qualunque cosa, erano stati quindi ipotizzati i tornei di Tennis, Scopa d'assi, biglie coi ciclistini, qualc'osa d'altro che ora non ricordo, ed il Subbuteo era il giusto completamento del Superprestige.
Apro solo una breve parentesi per ricordare come a me ed a Ciccio in quel di Perugia successe di tutto (Autobus che si dirottavano da soli, riso in bianco 5000 lire, colica renale e partenza la sera stessa per Terontola in autostop per vedere la finale andata ai supplementari con relativa odissea intorno al Trasimeno che sarà oggetto di futura ricostruzione, Ciccio che dice: noi siamo messi male ma pensa a farsi l'autostrada cosa può succedere? Risultato incidente dopo Roma degli altri 6) e soprattutto ebbi la folgorazione sulla via di Damasco: il nome della mia squadra di Subbuteo!!! Conobbi seduta sugli spalti all'intervallo di una partita tale Svetlana Sinkova, giocatrice dell'allora URSS, facemmo subito una strana amicizia fatta di gesti ed incomprensioni, morale me ne sono innamorato in 10 minuti netti (poi ci scrivemmo per un po, andò a giocare a Linz ma non ci vedemmo più, solo Arduccio alias Aldo Corno allenatore della nazionale italiana e capo di Ciccio in Comense sapeva dove fosse finita) e da allora la mia squadra per ogni competizione divenne l'URSS, nome con la quali vinsi il torneo dimostrativo (notturno dalla 1.00 alle 3.00) di Ascea.
Come detto la buffa storia
di quelle ferie sarà oggetto di altre pagine (ricordo solo il torneo
di Tennis da me vinto perché Marco fu colto da dissenteria acuta
durante la finale, Paolo Fax che rischia di volare dal secondo piano lanciatovi
da Walter per avere sbagliato a tirare una carta a scopa, Ciccio imbriaco
che ululava alla luna rischiando la cacciata al primo giorno, i salti di
Marco dal letto a castello sul lettone mio e di Gianni, Walter che leggeva
a me e a Ciccio la gazzetta alle 9.30 di mattina rischiando la vita e i
turni cucina di me e Ciccio (facevamo dell'ottimo prosciutto e melone e
il pollo arrosto della rosticceria) barattati dopo poco con le pulizie
di casa, l'inguardabilità delle donne che si salvavano fino ai 14
anni e dopo i 45 nel mezzo lo zero assoluto) questa era solo la nascita
del primo torneo di Subbuteo (come visto, giocato di notte oppure sulla
spiaggia, ebbene si anche questo abbiamo fatto) vicino come filosofia alle
prime olimpiadi dell'era moderna di Atene 1896: il trionfo del dilettantismo!!!!!
Ovviamente i punti C e D sono stati perfezionati a partire dal 1986. Come descritto si era messo in moto il meccanismo del Subbuteo ed aveva avuto successo (a parte le croniche accompagnate e zappate di Ciccio oggetti di insulti e "non gioco + se continua così"), tanto è vero che prima del fatidico Natale '86 all'allora ASCOT BAR di Arcore (luogo dei nostri incontri in quanto Ciccio allenava lì ed era logicamente comodo per lui) una sera decidemmo che il torneo di Subbuteo s'avea da fare. Mancava ovviamente un nome degno di tale manifestazione. Essendo tutti noi cultori della Televisione Svizzera Italiana non poteva che venire in mente, visto il giorno in cui avremmo giocato, la mitica Coppa Spengler di hockey su ghiaccio che si gioca da anni a Davos (CH, Confederazione Helvetica, non Chieti) e che dal 26 dicembre al 1 gennaio allietava i nostri pomeriggi. Il nome ebbe il giusto successo e decidemmo che ognuno doveva avere una nazione a cui legarsi per la vita. Così fu.
La prima edizione si svolse
ovviamente a casa di Ciccio, facemmo i Queens il pomeriggio di Natale (una
specie di Warm-up) e la prima edizione ufficiale partì il giorno
dopo. Un solo campo, di + era impossibile nella casa di Ciccio, inginocchiati
per terra, c'era un tappeto che salvaguardava le ginocchia, il divano letto
dove Ciccio dorme venne esautorato con grave dispiaceri degli stipiti della
porta (hanno ancora il segno), quando ci si alzava la mitica "zanzara"
(uno strano vetusto lampadario in vetro che deve essere stato concepito
da un soffiatore veneziano imbriaco quando ancora le vetrerie erano a Venezia
e non ancora trasferite sulle isole di Burano o Murano) era ed è
tuttora ad alto rischio di capocciata ed il tutto avveniva in 3 metri per
2.5 cioè le dimensioni della stanza. Alla prima edizione parteciparono:
La Danimarca (Ciccio - paese ospitante e non si poteva lasciarlo fuori),
L'Urss (Ezio, io no?), La Scozia (Fassina Stefano - primo gemello), La
Bulgaria (Paolo Fassina - secondo gemello), Il Brasile (Gianni), Il Mexico
(Paolo Gavazzi, il subbuteo bailado), la Germania (Marco Giunco [E' tutto
assolutamente falso ma così è molto più bello -N.D.R.-])
e l'Olanda (Giancarlo) che vinse quella prima pioneristica edizione. Comunque
da quel giorno cominciammo a capire cosa provano le sardine nella loro
scatoletta. La cosa più eclatante fu che Scozia, Bulgaria, Danimarca
e Germania si presentarono con la maglietta della loro nazione in una perfetta
simbiosi. L'URSS no, eravamo troppo poveri…. Si decise inoltre che chi
vinceva aveva il diritto di tenere per un anno l’ambita coppa (bruttina
anzichenò ma con un grande valore affettivo) che sarebbe divenuta
di proprietà di chi avesse vinto il trofeo per 3 anni non consecutivi.
Avevamo partorito il mostro.
La Splenger man mano che gli anni passavano si ingrossava sempre di più ed erano sempre più gli imbecilli + o – famosi che venivano coinvolti, si arrivò ad edizioni con 32 giocatori: un vero girone infernale. Non contenti della Spengler fiorirono alcune coppe di contorno quali la Coppa Trabahadores (I° Maggio), la Trapahadores (I° Novembre) e la St. Honoree Cup (in estate a Onore, nel bergamasco) che però non ebbero successo, anzi le coppe vennero poi riciclate per fare la Spengler 2, 3 e 4 (se non si prendevano "in prestito" da qualche sede sportiva per risparmiare sui costi.
Bisogna però ammettere
che il vero dramma esistenziale avvenne nel 1992 con la disgregazione dell’URSS,
Parisatowsky perse la sua identità ed ebbe un triste sdoppiamento
di personalità, diventò nell’ordine CSI, Russia, Ucraina
e Rossija (con in più Shevchenko in prestito), questo però
non impedì ai "ragazzi" di beccare in 3 anni la Spengler 2 ed in
4 la Spengler 3.