La Gazzetta degli Imbecilli
Anno 1  Numero 24  (35) 29/04/2001
TRE COSE OCCORRONO PER ESSERE FELICI: ESSERE IMBECILLI, ESSERE EGOISTI, AVERE UNA BUONA SALUTE. MA SE VI MANCA LA PRIMA E' TUTTO FINITO. 
(GUSTAVE FLAUBERT)

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EMAIL Redazione/Imbemaster L'Apposta del cuore


Comunicazione di servizio: Sono tornato tra voi ho aggiornato l'apposta e sono più polemico che mai. NON AVENTE CAPITO NULLA.

GUARDATE TUTTE LE FOTO DEL PRIMO IMBERADUNO

Gli holligans sbarcano a Pietra Ligure. 
Sfida alla Cornell University femminile


USMATE BUTTATO FUORI DAL LEGNANO!

Cosa sta succedendo al Basket? C'è un posto dove si annida 'IT' l'orrido parto della fantasia di Stephen King e da li dipana i suoi putridi tentacoli in tutta la nazione cestistica gettando nel buio pesto il nostro amato gioco? Il livello scende sempre di più, i soldi mancano, gli allenatori, i giocatori, i dirigenti sempre di meno, sempre più scarsi e sempre più isterici. Come possiamo sconfiggere 'IT'?  Nel libro 'IT' viene battuto tornando bambini, facendo si che i nostri giochi infantili diventassero un arma per sconfiggere il male che si annida nell'essere diventati grandi.
E se facessimo così anche noi. Se tornassimo bambini e spinti da quell'entusiasmo ricominciassimo a lavorare per migliorare. A insegnare, chi è in grado, la pallacanestro per il gusto di giocarla, non spinti da un improbabile successo professionale, ma dal gusto del gioco.
E se una sfida tra due squadre cadette in un interzona non fosse più questione di vita e di morte ma un gioco e chi gioca meglio vince, chi gioca peggio domani tornerà in palestra per imparare a giocare meglio.
E se due grigi fischiettanti giocassero anch'essi e vedendo un bambino di due metri alzarsi in volo per una  schiacciata invece di applicare un anacronistico regolamento fischiassero una standing ovation di 35 minuti.
E se un allenatore che sta mandando a fanculo un ragazzo di 15 anni che ha sbagliato un passaggio dietro la schiena sotto di uno a tre secondi dal termine invece urlasse: 'Bravo!, ci hai provato'.
E se invece di andare in palestra a rovinare giocatori provassimo a leggere, studiare, osservare, imparare, partecipare, programmare, pianificare, progettare ma soprattutto giocare.
E se la piantassimo una volta per tutte di fare per qualcosa ma cominciassimo a fare per fare e poi vediamo che succede.
E se ricominciassimo a giocare per giocare come se tutto fosse un magico ed immenso playground.
E se fosse questo uno dei motivi che ci hanno spinto ad inventare la Gazzetta degli imbecilli.

L'Imbemaster (comunque potrei sempre sbagliarmi)


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