La Gazzetta degli Imbecilli Anno 1  Numero 26  (37) 14/05/2001

TRE COSE OCCORRONO PER ESSERE FELICI: ESSERE IMBECILLI, ESSERE EGOISTI, AVERE UNA BUONA SALUTE. MA SE VI MANCA LA PRIMA E' TUTTO FINITO.  (GUSTAVE FLAUBERT)

Diciamoci la verità, sono contento. Sono contento degli ordini di Ciccio e di Mattia, del tempo occupato a fare, dei sorrisi felici degli altri, della celebrità e dei soldi che ho. Sono contento di aggiornare l'apposta ogni 30 minuti e anche meno, qualsiasi cosa di altro stia facendo, ovunque sia.
Amo il lunedì, amo le richieste, amo i complimenti, amo lavorare per gli altri mettendoci sempre di mio.
Amo la ragione, amo i pensieri importanti e quelli un po' meno, amo tutto questo e anche un po' di più.
Amo quando mi chiamata Webmaster, Imbemaster, Giunchetto, Giunchettino, Coglione, amo essere considerato un discreto allenatore e che quando dobbiate consigliare un allenatore il mio nome vi venga sempre in mente ed è bello venir considerato uno che non si arrabbia mai, simpatico e intelligente.
Amo quando le nostre discussione portano ad operare scelte sempre convenienti.
Amo la pallacanestro con le sue mille sfaccettature, fiumi di libri scritti per il nostro aggiornamento. E se non si fa canestro sarà per la prossima.
Amo passare ore al telefono con chiunque.
Amo anche un po' me stesso per tutto questo ed infine sono veramente interessato a: Pastarito Pizzarito GniGni e GnamGnam, a chi allena il prossimo anno la squadra cadetti del Venegono, a chi è più dotato e a che fine ha fatto la testa della Barbie di tua sorella, e soprattutto ALL'IMBEMASTER.

Diciamoci la verità, un po' mi sono rotto i coglioni. Mi sono rotto i coglioni degli ordini di Ciccio e di Mattia, del tempo perso a fare, dei sorrisi di compatimento degli altri, della celebrità e dei soldi che mancano per fare tutto quello che vorrei. Mi sono rotto i coglioni di aggiornare l'apposta ogni 30 minuti e anche meno, qualsiasi cosa d'altro stia facendo, ovunque sia.
Odio il lunedì, odio gli ordini, odio la falsità dei complimenti, odio il 'mio' con il lavoro degli altri e odio lavorare per gli altri mettendoci sempre di mio.
Odio la notte della ragione e la ragione della notte, odio il pensiero debole e quallo forte, odio tutto questo e anche un po' di più.
Odio essere chiamato Webmaster, Imbemaster, Giunchetto, Giunchettino, Coglione, odio essere considerato il peggiore allenatore del mondo non solo per scherzo, odio che quando dobbiate consigliare un allenatore il mio nome non vi venga mai in mente e odio venir considerato un asino, ignorante, perdente, deficiente, genialoide.
Odio quando mi date contro per poi fare esattamente quello che avevo detto, come odio il fatto che non me lo diciate e poi facciate esattamente il contrario.
Odio la pallacanestro con le sue mille cazzate, fiumi di libri scritti sul nulla e letti da persone incapaci di leggere veramente. Ma fate canestro e non rompete i coglioni.
Odio le telefonate che devo fare e quelle che devo ricevere.
Odio anche un po' me stesso per tutto questo ed infine non me ne frega un cazzo di: Pastarito Pizzarito GniGni e GnamGnam, di chi allena il prossimo anno la squadra cadetti del Venegono, di chi ce l'ha più lungo e di che fine ha fatto la testa della Barbie di tua sorella, e soprattutto DELL'IMBEMASTER.