La Gazzetta degli Imbecilli
Anno 1  Numero 16  (26) 16/03/2001  Arretrati

IL SITO E' VIVO, STA BENE ED E' STUPITO... e ha nuove foto per voi


LA LALLA DAL SUO ESILIO SALUTA GLI IMBECILLI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Cosa c'è di nuovo all'orizzonte? Niente, le solite cose. Un sorriso a destra, un insulto a sinistra (non c'è nessun risvolto politico) la voglia di non dire nulla e di fare ancora meno. Poi... Camminiamo silenziosi lungo una via familiare a testa bassa senza guardare, tanto la conosciamo, ci passiamo ogni giorno non abbiamo bisogno di osservare o ascoltare e' tutto uguale. Senza nessuna fretta ci avviciniamo alla nostra meta attenti solo a non pestare qualche residuo organico. Un rumore ci distrae, ci voltiamo di colpo e vediamo... allora osserviamo, stupiti, non mettiamo bene a fuoco allora indossiamo gli occhiali e ci accorgiamo che non ne hanno ancora fatti per mettere a fuoco qualcosa che è sfuocato di suo. Un raggio di sole fa capolino dalla spessa coltre di nubi e si appoggia sulla sfuocata figura, la stessa di prima la prossima di ora. Siamo ancora stupiti, ci avviciniamo per afferrare qualcosa che non ha spessore e subito la cosa si allontana da noi, come disturbata dal nostro interesse, ci fermiamo e la osserviamo, ritorna... - La mamma ci chiama è ora di cena, salutiamo gli amici e saliamo le scale di corsa, è fame la nostra. Apriamo la porta, l'odore di roba da mangiare, l'urlo di andare a lavarsi le mani; in bagno, sempre di corsa, una sciacquata  veloce e via in cucina c'è la pastasciutta. Ci sediamo a tavola guardiamo nel piatto... lo sformato di patate... stupore... "è vero oggi è venerdì e la mamma il venerdì fa lo sformato" pensiamo ma restiamo stupiti... - siamo di nuovo per strada e cominciamo a distinguere qualche contorno della nuova figura. Proviamo ad allontanarci un po' e lei si avvicina furtiva - "Che palle oggi c'è il compito in classe di Matematica, non ho studiato un cazzo ieri ho solo suonato come un cretino, stavolta prendo due e mio padre mi azzanna" pensiamo mentre faticosamente ci trasciniamo verso la squola, si quella di merda con 'q', un passo dietro l'altro, faticosamente, con la cartella che pesa un quintale ed è piena di libri quasi mai aperti. Arriviamo entriamo in classe, il compito è alla prima ora, cerchiamo strategiche alleanze per improbabili copiature, schiamazzi fuori la porta, entra uno di quinta e ci urla "Assemblea straordinaria tutti in aula magna"... Stupore... -  siamo di nuovo per strada c'è un fiore per terra lo raccogliamo pestiamo una merda, bestemmiamo, puliamo le scarpe, il fiore ci cade, lo raccogliamo, entriamo a casa, mangiamo "Dov'è lo sformato di mamma", il fiore in un bicchiere sta morendo, la televisione sta trasmettendo la pubblicità di una nuova lametta da barba, il gatto del vicino gratta alla nostra porta, non gli apriamo, accendiamo una sigaretta, l'ultima del giorno, andiamo a letto, è rifatto stavolta sogniamo... Di che colore è il mio stupore, e il tuo?

Mark Reed


Dignity

There`s a man I meet
Walks up our street
He`s a worker for the council
Has been twenty years
And he takes no lip off nobody
And litter off the gutter
Puts it in a bag
And never thinks to mutter
And he packs his lunch in a Sunblest bag
The children call him Bogie
He never lets on
But I know `cause he once told me
He let me know a secret
About the money in his kitty
He`s gonna buy a dinghy
Gonna call her Dignity

And I`ll sail her up the west coast
Through villages and towns
I`ll be on my holidays
They`ll be doing their rounds

They`ll ask me how I got her I`ll say
I saved my money
They`ll say isn`t she pretty
That ship called Dignity

And I`m telling this story
In a faraway scene
Sipping down Raki
And reading Maynard Keynes

And I`m thinking about home
And all that means
And a place in the winter
For Dignity

And I`ll sail her up the west coast
Through villages and towns
I`ll be on my holidays
They`ll be doing their rounds

They`ll ask me how I got her I`ll say
I saved my money
They`ll say isn`t she pretty
That ship called Dignity

Set it up set it up set it up set it up set it up set it up
Yeah set it up again set it up again set it up again set it up again
Set it up set it up set it up set it up set it up set it up
Yeah set it up again set it up again set it up again set it up again

And I`m thinking about home
And I`m thinking about faith
And I`m thinking about work

And I`m thinking
How good it would be
To be here some day
On a ship called Dignity
A ship called Dignity
That ship

DEACON BLUE



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